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è stato fondato nel 1959 dal dott. Gaetano Perugini, Medico Chirurgo Specialista in Patologia Clinica Anatomia Patologica e Tecniche di Laboratorio ed è ormai, da oltre 50 anni, una realtà ben consolidata della sanità Cosentina e più in generale nella provincia di Cosenza. Fa parte dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e del Servizio Sanitario Regionale
eroga in regime ambulatoriale prestazioni diagnostiche di laboratorio garantendo il massimo della sicurezza nell’esercizio della medicina, dei trattamenti e la vigilanza sui pazienti
garantisce l'esecuzione delle prestazioni di più alta qualità richieste dal paziente, in condizioni materiali le migliori possibili e in condizioni ambientali umane, al fine di evitare qualsiasi motivo di spersonalizzazione dovuto al trattamento; la disponibilità di mezzi necessari al medico che assume la responsabilità della diagnosi
Ogni cittadino, munito di ricetta (bianca o rossa) del proprio medico curante, può rivolgersi direttamente a questo Laboratorio accreditato dove troverà applicate le stesse tariffe, ticket o l’esenzione dal ticket, messi in atto presso le analoghe Strutture Pubbliche accreditate con il S.S.R.
Chiunque può rivolgersi a questa Struttura di propria iniziativa per effettuare tutte le prestazioni che ritiene necessarie, previo colloquio con un medico dello studio. Il personale d’accettazione è a disposizione degli utenti per informazioni e chiarimenti
La Struttura effettua prelievi tutti i giorni, dalle ore 07.30 alle ore 12.30, il sabato dalle ore 07,30 alle ore 12.00. Analisi richieste con urgenza vanno concordate con il medico responsabile dell'ambulatorio. Gli esami di laboratorio vanno eseguiti al mattino a digiuno
Possono essere eseguiti prelievi a domicilio su espressa richiesta dell’utente. Il personale dell'accettazione predisporrà un appuntamento con un infermiere professionale incaricato. La prestazione dovrà essere pagata dall'utente direttamente all'infermiere professionale al momento del prelievo
Laboratorio Analisi Cliniche Perugini S.r.l.
Via R. Misasi, 96 - 87100 - Cosenza (CS)
Telefono e Fax: (+39) 0984 28165
(+39) 0984 28941
Mail: info@peruginilab.it
ll laboratorio offre gratuitamente ai propri Clienti la sosta dell'auto in due parcheggi:
AUTORIMESSA BONOFIGLIO - Via R. Misasi, 79
QUICK PARKING - Piazza Bilotti
entrambi a pochi passi da laboratorio
Orario Apertura Laboratorio
Lunedì - Venerdì: 07.30/13.00 - 16.00/18.00
Sabato: 07.30/13.00
Orario Servizio Prelievi
Lunedì - Venerdì: 07.30/12.30
Sabato: 07.30/12.00
Orario Ritiro Referti
Lunedì - Venerdì: 10.00/13.00 - 16.00/18.00
Sabato: 10.00/13.00
Molti di noi non conoscono l’acido folico e non sanno che per il nostro organismo è molto importante. Sono parecchie le persone che soffrono di carenza di acido folico senza esserne a conoscenza. Ma perché l'acido folico è così importante e come si può ovviare a questa carenza? L’acido folico, noto anche come acido pteroilglutammico, fa parte delle vitamine del gruppo B - più notoriamente conosciuto sotto la denominazione di vitamina B9.
Da malattia rara a malattia cronica: quarant'anni fa la celiachia era sconosciuta, potevano passare molti anni prima di arrivare alla diagnosi e veniva riconosciuto appena un caso su mille. Ora le diagnosi sono triplicate, si identifica un caso ogni 286 e in questi quattro decenni 200.000 italiani hanno potuto dare un nome a dolori quotidiani trovando finalmente una cura per la loro malattia. Ma c'è ancora molto da fare: sono infatti 400mila gli italiani celiaci che non sanno ancora di esserlo. A puntare i riflettori su questi pazienti 'sommersi' è l'Associazione Italiana Celiachia (Aic).
L'allergia al latte vaccino è la sensibilizzazione alimentare più diffusa nei primi anni di vita. Dalla seconda infanzia in poi, invece, gli allergeni più comuni sono il pesce, i crostacei, le arachidi e le noci. Questa forma allergica non ha nulla a che vedere con l'intolleranza al latte, comune soprattutto nell'età adulta ed anziana. Le persone che soffrono di allergia al latte sviluppano anticorpi contro alcune sue proteine; per questo motivo, dopo la prima esposizione, l'ingestione di piccolissime quantità di questo alimento o dei suoi derivati è sufficiente per scatenare una reazione allergica potenzialmente grave. L'intolleranza al lattosio, invece, è un disturbo dovuto alla carenza di un enzima, la lattasi, necessario per digerire lo zucchero tipico del latte e dei latticini; la severità dei sintomi è dose-dipendente e non si ha alcun coinvolgimento del sistema immunitario.
La bilirubina è una sostanza prodotta dall'organismo durante la degradazione dell'emoglobina, contenuta nei globuli rossi esausti o danneggiati. I globuli rossi hanno una vita di circa 120 giorni e al termine del loro ciclo vitale vengono degradati dalla milza; successivamente, i residui sono trasportati al fegato per essere metabolizzati. In condizioni normali, tutta la bilirubina prodotta viene eliminata dall'organismo con un meccanismo che si trova in equilibrio: ciò che viene prodotto è anche processato per essere degradato. Tuttavia, se si nota un colorito giallastro della pelle e degli occhi, ci troviamo probabilmente difronte a una condizione causata dalla bilirubina alta in circolo.
Continui starnuti? Naso chiuso? Rinorrea trasparente e liquida? Occhi che lacrimano? Sono i sintomi che normalmente accompagnano una rinite allergica: sono però anche gli stessi che si manifestano a seguito di un raffreddore comune. Anche se talvolta i disturbi possono confondere, esistono differenze significative tra raffreddore comune e rinite allergica stagionale. Ad esempio, mentre l’allergia si manifesta piuttosto improvvisamente dopo il contatto con l’allergene, il raffreddore comune compare gradualmente e può essere preannunciato da un bruciore alla gola.
L’osteoartrosi è causata da più di un semplice deterioramento della cartilagine. Nelle articolazioni colpite dall’artrosi, la cartilagine che protegge la parte terminale delle ossa si deteriora gradualmente, il liquido sinoviale perde le sue qualità di ammortizzazione e le ossa potrebbero iniziare a sfregarsi l’una con l’altra, queste potrebbero essere le cause del dolore che state percependo. I criteri clinici per la diagnosi definitiva dell’osteoartrosi includono la storia clinica, l’esame fisico e i cambiamenti nelle radiografie che possono apparire a posteriori, al momento in cui si presentano i cambiamenti istopatologici.
L’OA del ginocchio (o gonartrosi) è particolarmente frequente ed invalidante. Colpisce soprattutto soggetti di sesso femminile ma, a differenza della coxartrosi (OA dell’anca), è meno frequente la forma “secondaria”. Può interessare sia l’articolazione femoro-rotulea che la femoro-tibiale. Il quadro clinico è inizialmente dominato dal dolore in sede anteriore o antero-mediale, per lo più di tipo meccanico. Dopo una prolungata inattività, per esempio al mattino, dopo il riposo notturno, o dopo essere stati seduti a lungo, può aversi una contrattura dolorosa post-inattività che gli anglosassoni definiscono “gelling”, di breve durata, che recede dopo la ripresa del movimento.
L'acido folico è una vitamina del gruppo B indispensabile per la sintesi dei globuli rossi, pertanto, una sua carenza dietetica o un relativo difetto digestivo-metabolico possono provocare anemia. L'acido folico, o meglio i folati, sono vitamine idrosolubili la cui forma biologicamente attiva è rappresentata dall'acido tetraidrofolico (THF).
Pressioni di varia natura, sovraccarico di lavoro, competitività, necessità di tenersi costantemente aggiornati, difficoltà di coniugare vita privata con obblighi professionali, relazioni interpersonali spesso esasperate e con persone difficili... Lo stress accompagna le giornate in Studio di tutti gli avvocati. Hai la pressione alta? Soffri di bruciori di stomaco? Febbre inspiegabile? Perdita di peso? Dolori addominali? Depressione? Stanchezza? Tosse persistente? Insonnia? Difficoltà nella deglutizione? Cattiva digestione? Dolori ai muscoli ed alle ossa? La domanda da porsi è: eseguire un check-up è utile? Vivrò più sano e più a lungo?
Identificato un insieme di geni in grado di predire il rischio individuale di metastasi nel tumore al seno. Obiettivo: personalizzare le terapie. La ricerca, sostenuta dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e pubblicata su EBiomedicine del Gruppo Lancet, è frutto del lavoro dell'Istituto Europeo di Oncologia e dell'Università di Milano. Si tratta della scoperta di una nuova firma molecolare costituita da geni molto espressi in alcuni tumori mammari e in grado di predire il rischio di metastasi a distanza.
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